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Fondazione BCC Pordenonese e Licei Le Filandiere


“Un contributo per lo sviluppo dell’istruzione e per valorizzare una scuola d’eccellenza”. Queste le parole del vicepresidente della Banca di Credito Cooperativo Pordenonese e della Fondazione BCC Pordenonese Mauro Verona, in occasione della breve cerimonia di consegna del riconoscimento alla dirigente scolastica del Liceo Le Filandiere Carla Bianchi, alla presenza di alcuni docenti dello staff, dei rappresentanti d’istituto degli studenti e del direttore della filiale di San Vito Giampiero Biasi. Nella motivazione di concessione si dice che il contributo è finalizzato in particolare a sostenere le spese per le celebrazioni del Trentennale del Liceo, che ha visto molteplici eventi culturali, formativi, espositivi e teatrali che hanno avuto una larga partecipazione e un ottimo riscontro dal pubblico.

In questo modo si arricchisce di una nuova tappa la collaborazione tra la Fondazione BCC Pordenonese e il Liceo Le Filandiere nell’ottica di una redistribuzione sul territorio di una parte degli utili, come è nella natura del credito cooperativo. Prosegue infatti con grande apprezzamento e utilizzo da parte degli studenti il progetto sulla resilienza e il potere delle risorse personali, destinato agli studenti delle classi seconde, per fare fronte agli urti della vita e migliorare le capacità relazionali e la fiducia nella propria forza fisico-emotiva, in collaborazione con il Consultorio Noncello, e lo sportello di orientamento psicologico aperto una volta per settimana su iscrizione. Si tratta solamente di un tassello della complessa e articolata rete di alleanze educative che servono per ascoltare le domande dei giovani e metterli al centro dell’agire educativo degli adulti, ma di grande importanza in un momento in cui le fragilità esistenziali sono sempre più diffuse. “Senza il contributo della Fondazione BCC Pordenonese” ha detto la dirigente scolastica nel ringraziare a nome della scuola i rappresentanti della Fondazione “non sarebbe possibile per noi rispondere a tutte queste richieste e intervenire così sull’area della fragilità emotiva dei ragazzi; la collaborazione con il territorio è fondamentale in modo che ciascuno faccia la sua parte”.