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Parole e immagini per Atiq Rahimi


Lo scrittore e cineasta afghano Atiq Rahimi, protagonista di Dedica Festival ha premiato mercoledì 15 marzo gli studenti vincitori del concorso “Parole e immagini” a lui dedicato.

La sala consiliare del Municipio di Pordenone, era gremita di un pubblico ben diverso da quello consueto, composto da giovani studenti, coinvolti e attenti alle parole dello scrittore che ha ringraziato la città di Pordenone per l’accoglienza, l’affetto e l’apertura dimostrategli.

Tra i premiati alcuni nostri studenti che si sono cimentati nella lettura di alcuni romanzi tra i quali Pietra di pazienza e Terra e cenere.

Per il linguaggio visivo ha vinto, nella sezione “biennio” Nguyen Ngoc Thien Vy, classe 2^C, con il disegno dal titolo Le parole mai ascoltate; nella sezione “triennio” si è aggiudicato ben due premi Marco Pol Bodetto, classe 4^B: il primo, per la scrittura con La distruzione dell’uomo di fronte ai drammi della guerra, e il secondo in team assieme a Enrico Vallar, Petra Centis, Elia Sartor e Nicolò Dreon per il lavoro grafico dal titolo Vivere nella cenere.

Sono stati segnalati anche i lavori di Irene Ciol, classe 4^C, per il linguaggio visivo e quelli di Lisa Vidotto, (4^C), Cosimoluca Nitti (4^B) e di Nicole Moretto (4^B) per la scrittura.

L’intervista degli studenti all’autore si è svolta nel pomeriggio nella suggestiva cornice dell’ex convento di San Francesco. Toccanti e venate di lirismo le risposte di Rahimi ai quesiti a volte spiazzanti dei giovani. Attraverso il loro sguardo “vedo e conosco aspetti dei miei romanzi che non avevo mai considerato”, così inizia la conversazione. Spiegando la genesi di Terra e cenere, racconta di come quel romanzo sia scaturito da una perdita: non aver potuto scattare una foto ad un vecchio e ad un bimbo ha fatto sì che i loro volti rimanessero impressi nella sua memoria e si siano materializzati poi nei protagonisti del romanzo. Da ogni perdita si riacquista qualcosa.

Molte le domande sul mestiere di scrivere che è per lui irrinunciabile eppure diverso dal mestiere di regista. “La magia della scrittura è immettere la fantasia nella vita”, “tutto ciò che esiste ha bisogno di essere raccontato, altrimenti non esiste”, queste alcune pillole di poesia che ci ha regalato.