Dalla Madre Terra alla Terra Madre

Dal 2 al 9 luglio il liceo “Le Filandiere di San Vito al Tagliamento ha ospitato sette studenti del “Colegio San Jorge” di Junín, provincia di Buenos Aires, accompagnati dalla loro insegnante d’italiano, Gabriela Gastaldi, e dalla Dirigente della scuola, Silvia Ponce.
L’iniziativa si inserisce in un progetto, avviato nel 2013, che inizialmente prevedeva uno scambio epistolare tra studenti, ma che poi si è evoluto in un confronto su temi d'interesse comune come ad esempio il rapporto dell'uomo con la terra: il rispetto e la cura dell'ambiente e delle sue risorse, ma anche la relazione con la terra d'origine, la terra madre che ogni emigrante è costretto a lasciare.
All’origine del progetto c’è suor Francesca Lenarduzzi, elisabettina originaria di Domanins –San Giorgio della Richinvelda- che presta il suo servizio a Junín e che ha promosso con forza la rifondazione del segretariato EFASCE della città e ha messo in contatto le insegnanti, Luisa Forte del liceo sanvitese e Gabriela Gastaldi dell’istituto San Jorge. Alla fine del 2014, dieci studenti delle Filandiere, accompagnati da due insegnanti, hanno fatto visita alla scuola di Junin e hanno partecipato al convegno dei segretariati EFASCE dell’Argentina, che si è svolto a Buenos Aires il 9 novembre 2014 – come documentato sul sito https://terramadremadreterra.wordpress.com/.
Nella seconda parte dello scambio le famiglie dei liceali sanvitesi hanno ospitato i giovani di Junin, ai quali è stato proposto un ricco programma di attività didattiche per l'approfondimento della conoscenza della lingua e della cultura italiana e regionale, come pure visite guidate sul territorio. Non sono mancati gli incontri istituzionali con la Dirigente Carla Bianchi, il sindaco di San Vito Antonio Di Bisceglie e il presidente dell’EFASCE Michele Bernardon: tutti hanno accolto favorevolmente l’iniziativa e hanno auspicato che possa continuare il rapporto di collaborazione con gli emigrati e con la scuola argentina.
L’efficacia di questa esperienza è testimoniata da alcuni commenti dei partecipanti:
“Questo viaggio – dice la preside Ponce- ci ha fatto emozionare costantemente. Non solo ci siamo arricchiti di un importante bagaglio culturale, praticando e scambiando le lingue, vivendo insieme situazioni diverse, conoscendo attitudini particolari, fuori dall'ambito prettamente pedagogico, ma abbiamo anche camminato sulla terra dei nostri antenati, respirando la stessa aria che loro avrebbero desiderato respirare vicino ai loro cari.”
“È stata un’esperienza meravigliosa – dice Valentina di Junín-. È stato emozionante vedere i posti di cui i miei nonni mi avevano parlato per tanti anni.”
“ Beh – dice Alessia delle Filandiere- sapevo che diversi italiani emigrarono in Argentina (e in Sudamerica in generale), ma non pensavo così tanti! Non avrei mai immaginato che tutti i ragazzi partecipanti allo scambio avessero origini italiane, e che il nostro Paese avesse influenzato il loro in modo così profondo. È interessante vedere come due culture in apparenza così lontane siano in realtà così legate tra loro.”
“ Ho provato una grande emozione - dice Thiago - e mi sono sentito onorato di cantare l’inno nazionale in un altro Paese accanto alle due bandiere vicine.”