1956: La crisi di Suez

Laboratorio di Storia contemporanea
26 Luglio 1956: il presidente egiziano Nasser, senza alcun preavviso, annuncia la nazionalizzazione del Canale di Suez, fino a quel punto gestito da una società a capitale francese e britannico.
29 Ottobre 1956: Israele attacca militarmente l’Egitto, ma è (anche o soprattutto) un attacco su commissione di Francia e Gran Bretagna che, ammantandosi poi ad arbitri della contesa e difensori della pace, puntano in realtà a rioccupare il Canale.
6 Novembre 1956: il disegno franco-britannico fallisce, per l’intervento congiunto di USA e URSS (addirittura con la minaccia di ricorrere all’arma nucleare da parte di quest’ultima).
Questa la sequenza degli eventi che definiscono la crisi di Suez, un episodio che si consumò in un periodo relativamente breve e che potrebbe sembrare marginale, non risolutivo e in definitiva non così ricco di conseguenze.
In realtà, però, oltre che per la fortissima apprensione destata in tutto il mondo in quell'autunno del 1956, questa vicenda si caratterizza perché permette di scorgere, concentrate in un unico episodio, diverse dinamiche che hanno segnato in profondità la storia del secondo Novecento, come il difficile percorso della decolonizzazione e il conflitto mai più sopito fra mondo arabo e Israele, sullo sfondo di una guerra fredda che si mostrava via via più pervasiva.
Proprio per la ricchezza di questo intreccio, pertanto, la crisi di Suez è stata individuata come oggetto del primo dei Laboratori di Storia contemporanea, offerti anche quest'anno come possibilità di approfondimento pomeridiano agli studenti delle classi quarte e quinte.
Questo primo Laboratorio, a cura del prof. Daniele Bertacco, si articola su tre incontri a cadenza settimanale, a partire da lunedì 11 novembre; con esso si intende favorire l'accostamento diretto degli studenti a documenti d'epoca, sia scritti che filmati, e il confronto con le ricostruzioni di diversi studiosi, per fornire così anche un piccolo esempio dal vivo del lavoro storiografico, in luogo di una modalità più tradizionalmente espositiva e trasmissiva del sapere.
Successivamente, nel corso dell'anno scolastico, verranno attivati anche altri Laboratori, dedicati al movimento giovanile del Sessantotto e alla guerra in Vietnam (prof.ssa Donatella Barbisin), alla storia dei diritti civili negli Stati Uniti (prof.ssa Elisabetta Damiani) e al confine orientale italiano (prof. Massimo De Bortoli).